FERITA NEL 2005 DA DUE ULTRA' DEL CALCIO (ARRESTATI E CONDANNATI IN SEDE PENALE) FA CAUSA PER DANNI: UDIENZA NEL 2015.
mercoledì 16 ottobre 2013ASCOLI PICENO - "Torno a casa piu' amareggiata di prima". Cosi' Ambretta Piergiovanni, tifosa della Sampdoria ferita da un razzo di segnalazione otto anni fa, dopo aver manifestato ad Ascoli Piceno contro la lentezza della giustizia italiana, ed aver avuto la possibilita' di incontrare il sindaco Guido Castelli prima, e il presidente del Tribunale Fulvio Uccella poi. La donna riporto' gravi lesioni al volto e ad un occhio il 16 ottobre del 2005, esattamente otto anni fa, per un razzo nautico sparato da due giovani ultra' ascolani, uno dei quali all'epoca minorenne, al termine dell'incontro di calcio Ascoli-Sampdoria.
Il maggiorenne ha patteggiato una condanna a un anno e due mesi di reclusione, l'altro ha ottenuto la messa alla prova. La causa di risarcimento danni invece, per una somma di oltre 500 mila euro, e' ancora in corso, e la prossima udienza e' fissata a maggio 2015, a dieci anni dal fatto.
"Il presidente Uccella e' stato molto cortese, ma non ha potuto dirmi piu' che avere pazienza, perche' i tempi del mio processo ricalcano quelli del settore civile'' ha raccontato Ambretta Piergiovanni ai cronisti.
''Per me sono tempi lenti, e la colpa e' anche del consulente tecnico nominato dal Tribunale. Doveva consegnare la perizia entro 120 giorni, l'ha depositata dopo due anni. Non e' giusto che io non sia stata ancora risarcita''. Piergiovanni ha manifestato davanti al Palazzo di giustizia con il marito ed il figlio, esponendo uno striscione. "Quel razzo non me lo sono tirato addosso da sola eppure ne patisco ancora le conseguenze, e non ho ottenuto la giustizia alla quale ho diritto". (ANSA).