IL PDL FA PRESENTE A FRANCESCHINI CHE LA DC (A LUI TANTO CARA) E' DEFUNTA DA TEMPO E DI SCISSIONE NON SE NE PARLA
venerdì 4 ottobre 2013ROMA - "Premesso che non si ricreano le cose morte, e la Dc e' un passato glorioso ma passato, stupisce la brutalita' di analisi dell'on. Franceschini secondo cui se il Pdl non si spacca allora e' stata tutta una finzione. Franceschini e' stato democristiano o lo ha dimenticato? E sa dire in quali circostanze, fossero anche le piu' drammatiche - penso all'assassinio di Aldo Moro o al caso Lochkeed - la Dc e' stata sull'orlo della scissione?".
Lo afferma Osvaldo Napoli, esponente del Pdl. "Il Pdl - prosegue - non e' la Dc e credo che nessuno dei protagonisti attuali della scena politica aneli a far rivivere quel partito. Il Pdl ha discusso, in modo animato e con una franchezza sconosciuta ad altri partiti. Un confronto a tratti drammatico ma sempre vissuto sul filo della politica. Alla fine sono state prese decisioni - posso spendere la parola? - storiche e fondamentali. Ma e' rimasto unito e in molti sono impegnati perche' resti unito. Non certo per un capriccio o per una sfida, ma perche' l'esistenza di grandi forze capaci di essere bacino di raccolto per un elettorato di orientamento moderato, riformista e liberale e' un bene non solo per quelle forze ma per la democrazia italiana".
"Capisco Franceschini - conclude - che vorrebbe vedere a destra lo stesso pulviscolo di forza che c'e' oggi a sinistra per dare piu' forza e visibilita' al Pd. Ma la politica, quando sa volare alto, non si fa mai per sottrazione o divisione. Essa deve avere l'ambizione di aggregare, di costruire condizioni migliori ei convivenza fra sensibilita' diverse. Questa e' la vera sfida politica in ogni grande democrazia". (Ansa)