IL GOVERNO HA UN ''PICCOLO PROBLEMA'': AD OGGI, C'E' GIA' UN BUCO DI 30 MILIARDI NEL BILANCIO DELLO STATO (A FINE ANNO 60)
venerdì 4 ottobre 2013Milano - Nei giorni scorsi il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con un comunicato, ha diffuso i dati sul fabbisogno realizzato dal settore statale nel mese di settembre 2013. Nel comunicato si legge che:
"Nel mese di settembre 2013 si è realizzato un fabbisogno del settore statale pari, in via provvisoria, a circa 15.500 milioni, che si confronta con il fabbisogno di11.422 milioni del mese di settembre 2012. I dati ancora provvisori sulle entrate fiscali del mese fanno stimare un andamento del gettito migliore di quello atteso.Il peggioramento del fabbisogno, pari a circa 4.100 milioni (4.1 miliardi di euro, nd.r.), è dovuto per circa 2.400 milioni ad una accelerazione della dinamica dei prelievi delle amministrazione pubbliche, in relazione soprattutto al pagamento dei debiti pregressi, per 400 milioni a più elevati rimborsi fiscali (aumentati nei primi nove mesi dell’anno di 3.500 milioni rispetto allo stesso periodo del 2012) e, per circa 1.500 milioni, a maggiori pagamenti per interessi a causa di una diversa calendarizzazione delle emissioni rispetto allo scorso anno".
Quindi, nel mese di settembre 2013 il fabbisogno è peggiorato di 4.1 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2012, dove si era attestato a 11,42 miliardi di euro.
Ma il MEF nella nota omette di indicare il dato cumulato del fabbisogno nei primi 9 mesi dell’anno che si è attestato a circa 76 miliardi di euro, contro i 45 realizzati nello spetto periodo del 2012, con un peggioramento di oltre 30 miliardi.
Alla luce di quanto sopra esposto, e dalle indicazioni riportate nella Nota di Aggiornamento al DEF pubblicata qualche giorno fa, a parer di chi scrive, appare alquanto difficile il raggiungimento degli obiettivi di bilancio previsti nell’aggiornamento al DEF, stante il persistere della debolezza economica, e l’aleatorietà sul fronte delle entrate tributarie nei prossimi mesi. Salvo significative manovre correttive, e quindi ulteriori nuove tasse, con gli effetti di cui abbiamo già ampiamente discusso.
Paolo Cardenà per Vincitori e Vinti.