CODACONS: MONTI DIEDE 2 MLD DI TROPPO A DEUTSCHE BANK E NOMURA. LETTA SE LI FACCIA DARE INDIETRO. E POI LA BENZINA...
giovedì 11 luglio 2013Roma - Il Codacons ha presentato "una formale diffida al Governo Letta, nella persona del Presidente del Consiglio e del Ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, affinche' lo Stato Italiano si attivi immediatamente per recuperare i 2 miliardi di euro addizionali che sono stati versati a Mps a febbraio 2013 su decisione del precedente Governo Monti, soldi stanziati sulla base di rappresentazioni non veritiere fornite dalla banca senese e gia' denunciate alla magistratura dal Codacons. In particolare", si legge in una nota, "l'associazione ha chiesto al Governo di intentare una causa risarcitoria nei confronti di Deustche Bank e Nomura, nonche' verso i vertici Mps della passata gestione e attuali, per i danni prodotti ai contribuenti italiani, pari a 2 miliardi di euro".
Inoltre, il Codacons, commentando i nuovi rincari dei prezzi che vedono la benzina schizzare a quota 1,85 euro al litro, scrive: "Non esiste alcun 'effetto Egitto' sui prezzi dei carburanti ed i rialzi dei listini di benzina e gasolio registrati negli ultimi giorni in Italia sono del tutto ingiustificati. I carburanti venduti oggi presso i distributori italiani sono stati acquistati mesi fa dalle compagnie petrolifere, quando cioe' non esisteva alcuna agitazione politica e sociale in Egitto che potesse avere ripercussioni sulle quotazioni del petrolio" spiega l'associazione.
"E' evidente quindi -continua il Codacons- come la situazione egiziana non possa in alcun modo far sentire oggi i suoi effetti sui listini della benzina in Italia, perche' i prodotti venduti sono stati acquistati a prezzi inferiori nei mesi precedenti alla crisi del paese, e qualsiasi rincaro alla pompa rischia di configurare una speculazione a danno degli automobilisti". Proprio su tale fronte il Codacons annuncia di aver "inviato oggi un esposto alle Procure della Repubblica di Roma e Milano, che gia' indagano sulle speculazioni legate ai carburanti, e all'Antitrust, chiedendo di 'utilizzare ogni strumento investigativo consentito dalla legge e dal rito allo scopo di predisporre tutti i controlli necessari per accertare se nei fatti esposti siano ravvisabili responsabilita' e fattispecie penalmente rilevanti quali il reato di truffa aggravata e il reato di aggiotaggio ex art. 501 c.p. e, in caso affermativo, esperire nei confronti di coloro che saranno ritenuti responsabili, soggetti pubblici e/o privati addetti ad attivita' di controllo e sorveglianza l'azione penale per tutti quei reati che la SV. riterra' applicabili'". (Agi)