IN ARRIVO DALL'AUSTRALIA UN TERREMOTO NELLA CHIESA (A ROMA)
26 febbraio - A poche ore dal vertice contro la pedofilia in Vaticano, nella Chiesa australiana si scatena un terremoto. Non solo il cardinale George Pell rischia 50 anni di carcere per abusi, ma il presidente dei vescovi del continente, Mark Coleridge (che domenica ha chiuso il summit con una potente omelia sulla lotta agli abusi) viene indagato per insabbiamento.Pell, 77 anni, attuale prefetto dell'Economia in congedo per difendersi nel processo, è stato condannato in primo grado con un verdetto unanime dei 12 membri della giuria della County Court dello stato di Victoria emesso l'11 dicembre 2018 e il 26 febbraio è stato sospeso dalla Santa Sede per l'esercizio pubblico e il contatto con i minori in attesa del giudizio definitivo. Si tratta della più alta carica della Chiesa cattolica mai giudicata colpevole per pedofilia. Creato cardinale da Giovanni Paolo II nel 2003, dieci anni dopo, nel 2013, è stato chiamato a Roma da Papa Francesco, che lo ha reclutato nel Consiglio dei cardinali.